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Cedolare secca e canoni agevolati: novita' normative e rinnovo accordo Comune di Torino

associazione proprieta ediliziaCon il Decreto Legge 31 agosto 2013, n. 102 il Governo ha messo mano al sistema fiscale in maniera incisiva. Tra i provvedimenti adottati, appare molto significativa la riduzione dell'aliquota di cedolare secca per i contratti a canone agevolato ed i contratti a studenti universitari fuori sede. Tale aliquota passa dal precedente 19% all'attuale 15%.

Una riduzione importante, che contribuisce ad oltrepassare la distorsione che la precedente versione della cedolare secca comportava. Infatti, prima di questo provvedimento, i contratti a canone agevolato subivano un'imposizione con cedolare secca (19%) inferiore di solo due punti rispetto a quella prevista per i contratti con canone al libero mercato (21%). Troppo poco per rendere conveniente la stipula dei contratti agevolati. Troppo poco soprattutto se si pensa alla valenza sociale dei contratti-tipo: si compensano a favore del proprietario, con agevolazioni fiscali, i canoni più bassi rispetto a quelli delle abitazioni affittate al mercato libero.

Con la nuova aliquota al 15% la situazione cambia: il Governo ha senz'altro tentato di rilanciare la convenienza nella scelta di un canone calmierato. Per i proprietari è arrivata l’ora, pertanto, di rifare i conti sulla convenienza fiscale del contratto agevolato, abbinata all’opzione di tassazione “secca” del reddito (vale la pena di ricordare che, in alternativa al regime di tassazione della cedolare, il proprietario può sempre optare per il regime ordinario ed in tal caso il reddito imponibile ai fini IRPEF, oltre alla riduzione a forfait, è ulteriormente ridotto del 30% rispetto ai contratti a mercato libero e l'imposta di registro è calcolata solo sul 70% del canone annuo).

Ovviamente, poiché gran parte della convenienza fiscale dei contratti a canone agevolato dipende anche dalle scelte degli enti locali, forte è l’attesa di conoscere le determinazioni che il Comune di Torino vorrà prendere in tema di IUC, nell’auspicata speranza, che l’APE - CONFEDILIZIA si batte per trasformare in realtà, di una forte riduzione delle aliquote, che aumenti ancora la convenienza e la diffusione dei contratti agevolati.

Nel contempo, la nostra Associazione si è attivata per l’adeguamento dei valori minimi e massimi stabiliti in sede di Accordo Territoriale, ormai inadeguati, risalendo al 2008.

La nostra forte richiesta di un aumento del valori massimi di fascia si è scontrata con la ferma opposizione delle associazioni dei conduttori, determinata ancor più dall’andamento negativo del mercato delle locazioni libere.

Il Nuovo Accordo Territoriale per il Comune di Torino è stato sottoscritto in data 25/9/2013, con aumento del 5% dei valori massimi di fascia, ad eccezione però della fascia di pregio, che resta immutata, avendo in effetti valori già molto vicini a quelli del mercato libero. Si è tenuto conto delle oggettive modifiche dei servizi (espansione della metropolitana) e del risanamento di alcune aree cittadine (San Salvario - Piazza della Repubblica). E’ stato aggiunto un nuovo parametro di dotazione dell’unità immobiliare, correlato alla vicinanza della linea metropolitana. E’ stata abolita la fascia di degrado.

Sono stati altresì concordati anche due nuovi contratti tipo, relativi alla locazione agevolata di camere all’interno di unità immobiliari, uno dei quali destinato agli studenti. In questo modo il Comune e le associazioni ritengono di poter dare una risposta alle richieste di coloro che disponendo di una abitazione più ampia rispetto alle loro esigenze, mantengano la loro dimora in essa, ma la concedano in locazione parzialmente a studenti o a terze persone. Ora, anche per queste tipologie di locazioni è possibile godere dei vantaggi fiscali dei contratti agevolati.

Per un quadro di insieme più completo occorre, oltre che, come già anticipato, attendere le decisioni del Comune in tema di IUC, anche valutare le agevolazioni fiscali per i conduttori e gli incentivi che il Comune di Torino eroga a proprietari e conduttori in emergenza abitativa iscritti a Lo.C.A.Re.

Quanto ai primi, l'inquilino potrà usufruire di un rimborso IRPEF, calcolato in base al reddito, per un importo annuo della misura di € 495,80 (fino ad un reddito di € 15.493,71) e di € 247,90 (fino ad un reddito di € 30.987,41). Quanto ai secondi, l’erogazione viene effettuata dal Comune "una tantum" ed è prevista dopo la consegna a Lo.C.A.Re. della copia, regolarmente registrata, del contratto d’affitto convenzionato sottoscritto dalle parti tramite il centro servizi. Alla firma del contratto convenzionato e alla sua registrazione, l'inquilino in possesso dell’attestato di iscrizione a Lo.C.A.Re., riceve un contributo "una tantum" il cui importo è stato fissato in € 1.600,00. Il proprietario che stipuli un “contratto convenzionato” con una famiglia segnalata dal Comune di Torino ha diritto ad un incentivo economico differente a seconda della durata contrattuale, che varia da 1.500 a 3.000 euro.

Orbene, lungi dal voler essere esaustiva, la disamina che precede spero possa essere stimolo per tutti gli operatori a non trascurare scelte alternative per il rilancio di un mercato purtroppo in grande crisi.

A cura dell'Avv. Carlo Besostri Grimaldi - APE CONFEDILIZIA
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