PIEMONTEECONOMY.IT analizza i dati pubblicati in occasione della presentazione dell'Osservatorio Immobiliare 2023 di Torino e provincia. Nel 2023,...
Nel 2019 la città metropolitana di Torino ha registrato 30.640 compravendite di abitazioni: 13.650 nel capoluogo e 16.990 nella provincia subalpina. L’aumento medio percentuale è dell’1,5% rispetto al 2018, con un incremento delle transazioni su Torino dell’1%, e del 2% nel resto del territorio.
La variazione percentuale dei prezzi degli immobili nel capoluogo è ormai prossima allo zero, anche se persiste ancora il segno negativo soprattutto in provincia: -0,8% a Torino e -1,3% in provincia. Lo rivela l’Osservatorio del mercato immobiliare 2019, condotto dagli agenti immobiliari aderenti a Fiaip Torino (Federazione italiana agenti immobiliari professionali).
“Il 2019 ci ha consegnato un consolidamento del mercato residenziale torinese che ha trovato una sua stabilità, tra compravendite e valori”, spiega Aurelio Amerio, presidente di Fiaip Torino. “C’è stata una dinamica positiva delle compravendite, sebbene la spinta espansiva si sia attenuata, accompagnata al rallentamento della discesa dei prezzi degli immobili. I valori di mercato – prosegue Amerio – sono ancora buoni per chi acquista casa, soprattutto come abitazione principale”.
“Dal 2014 il numero dei passaggi di proprietà è cresciuto anno dopo anno, con balzi anche del 25% come nel 2016, seguiti poi dal 5% nel 2017, dal 4,3% nel 2018”, commenta Luca Portinaro, delegato all’Osservatorio Fiaip. “L’aumento dell’1% nel 2019 segnala dunque la fine di questo ciclo. Le compravendite si sono stabilizzate su un numero elevato, accompagnate da variazioni di prezzi prossime allo zero. Un quadro che riflette un complessivo equilibrio del mercato immobiliare di Torino seppure con sensibili differenze interne”.
Occorre infatti distinguere le singole aree urbane che dalle rivelazioni presentano tendenze difformi a causa delle caratteristiche e delle criticità di ogni quartiere.
Emergono tre macro differenze.
Le zone centrali, insieme con Cit Turin, trainano i valori in positivo: rappresentano le poche, ma decise, oscillazioni positive in città. Aumenta il numero di zone con differenze prossime allo zero, in termini percentuali dei prezzi. Le aree periferiche patiscono le perdite più consistenti.