La nuova Legge Urbanistica del Piemonte

Il comparto delle costruzioni è da sempre un settore trainante nell’economia, anche in relazione alla profonda integrazione con l’industria manifatturiera. Questo collega strettamente, anche nel sistema Confindustria,  i costruttori e i mediatori del mercato immobiliare, ben rappresentati da noi dagli amici della FIAIP, con i produttori di beni e servizi.
La profonda crisi che sta affliggendo il nostro Paese ha però inferto un colpo particolarmente duro all’attività edilizia, specialmente quella relativa agli immobili d’impresa; se a ciò si aggiunge l’appesantimento del regime fiscale degli immobili e la sempre maggiore difficoltà da parte delle banche ad erogare credito alle imprese e mutui alle famiglie, la situazione non può che essere considerata critica.
Ma scontiamo anche l’inadeguatezza di normative di settore obsolete: sono trascorsi settant’anni dall’entrata in vigore della legge urbanistica nazionale n. 1150 e trentacinque dalla legge urbanistica piemontese n. 56, che, nonostante modifiche ed integrazioni, palesa oggi tutti i suoi limiti strutturali.
Specie in momenti di profonda crisi come l’attuale, l’azione di governo del territorio necessita di una profonda revisione dei propri strumenti, di una decisa riforma dei metodi e dei processi, degli approcci, delle possibilità di integrazione sociali e funzionali, di una nuova e reale sostenibilità, per concorrere a determinare crescita e sviluppo.
In questo contesto attendiamo con speranza il varo da parte del Consiglio Regionale della nuova Legge Urbanistica del Piemonte, frutto di un intenso lavoro iniziato anni fa e concretizzato nel disegno di legge regionale 153/2011, già licenziato dalla II Commissione ed approdato in Aula per l’approvazione attesa per fine anno.
Punti di forza e d’innovazione della nuova legge saranno la generalizzazione della “co-pianificazione” estesa  all’intero sistema di programmazione urbanistica, l’introduzione dei principi di perequazione territoriale, il coordinamento delle politiche paesaggistiche ed ambientali nelle procedure di pianificazione e di tutela idrogeologica e sismica del territorio, la sburocratizzazione e la semplificazione degli iter procedurali, accompagnata dalla riorganizzazione informatizzata delle prassi a carico degli uffici competenti, nonché la modifica del sistema di formazione degli strumenti di pianificazione provinciali e comunali.
La riforma urbanistica piemontese dovrebbe tendere inoltre ad innestarsi gradualmente sul territorio, lasciando anche spazio alle amministrazioni comunali per percorsi sperimentali per generare procedure semplificate, soprattutto per gli interventi largamente condivisi, sia d’iniziativa pubblica che privata.
Un nuova legge dunque al passo con i tempi, in grado, confidiamo, di dare nuovo impulso all’edilizia e di alimentare l’interesse degli operatori economici, di semplificare le attività dei tecnici e degli amministratori locali a tutto vantaggio dei cittadini, strumento non solo utilissimo a promuovere i presupposti di ripresa e sviluppo, quando si invertirà il trend congiunturale, ma in grado esso stesso di aiutare a sconfiggere l’attuale crisi.
Ma venendo anche a quello che le parti possono fare “da sé”, saluto con piacere la nuova edizione - totalmente “on-line” - dell’Osservatorio dei prezzi degli immobili per la provincia di Torino da parte della FIAIP, perché strumenti efficaci, snelli e nel contempo grandemente affidabili, per aiutare e “misurare” il mercato, sono essi stessi d’aiuto al superamento della crisi e testimonianza del quotidiano impegno delle associazioni al riguardo.